Ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo così soli da dimenticare tutti coloro che ci stanno accanto; situazioni in cui vediamo tutto nero, dove l’unica cosa che desideriamo è quella di sprofondare senza più risalire, ma c’è una cosa che è necessario sapere: forse non tutto è come appare. Forse abbiamo solo bisogno di comprendere che persino nell’ora più buia è possibile scorgere la luce. Questa è la storia di Erika, una persona comune, come tante, con una vita apparentemente tranquilla, lineare: un evento però, sconvolge tutta questa “normalità” e la porta a scontrarsi e ritrovarsi, in un viaggio multidimensionale tra passato e presente, tra ciò che ricorda e ciò che è successo, fino a scoprire che qualcuno nella sua vita c’è sempre stato e che non ha mai smesso di cercarla.
Ognuno ha un suo primo giorno. Quel momento in cui sei alle prese con la vita, senza che nessuno ti abbia consegnato un manuale di istruzioni. Quando tutto è una scoperta, e nulla ti lascia indifferente. Quando il suo cuore batte, ti fa scoppiare il petto. Perché in quel momento, il suo primo giorno si fonderà con il tuo. Un romanzo tratto da una storia vera. || Un uomo e una donna, e poi lui, Nathan. Un padre e una madre in un viaggio che porta con sé tutte le contraddizioni e i paradossi della vita, quella vera. La coppia sta per avere un bambino, ma non sempre quei nove mesi sono come te li aspetti. Le circostanze mettono in subbuglio la mente e il cuore dei due genitori, e il protagonista lo racconta dando voce ai suoi pensieri e alle sue emozioni. Quelle di un padre che affronta a nuoto un oceano con onde troppo grandi; quelle di chi solo nuotando, affondando e riemergendo, si rende conto che alla fine solo tre cose rimangono: fede, speranza e amore.
Siamo nel 2035 e Pasquale Cesarino alias Mago Linus ha 13 giorni per affrontare il viaggio più importante della sua vita. Decide di scrivere un diario per suo fratello minore che non vedrà per molti anni. Il libro tratta di tematiche che si rivolgono soprattutto ai giovani come: bullismo, sostanze stupefacenti, amicizie, amori, sessualità, pornografia e problematiche delicate che caratterizzano la vita di molti ragazzi. “A mio fratello” non è solamente uno dei due fratelli che ha Pasquale, ma è anche l’autore che scrive al se stesso del passato e naturalmente a tutti coloro che leggeranno il diario. Comincia il viaggio: 13 giorni, solo 13 giorni per lasciare un segno indelebile nella vita di suo fratello.
Prefazione di Fabio Notarnicola.
Non c’è donna su questa terra che sia giusta per me. Tutto è movimento, tutto cambia, niente rimane così com’è oggi. Nulla è eternamente immobile e fisso. Così, l’amore.
“lei” è un viaggio tra le sfumature e i colori dell’amore. Un viaggio intorno al mondo, dal Messico alla Francia, dall’Africa alla Danimarca, passando per Londra e New York. Un viaggio che è metafora della vita. Perché l’amore, quello vero, è un viaggio lungo una vita, e non la sua destinazione. Un percorso da vivere e condividere con qualcuno, fino ad accorgersi che forse un solo compagno di viaggio non basta.
Perché l’amore si trasforma e ti cambia. Sempre e inesorabilmente.
Kassandra vive a San Francisco, è orfana ed è stata allevata da sua zia, con la quale vive. Kassandra è bella e impertinente, arrogante e smaliziata, si diverte ad usare la gente per i suoi scopi e trascorre la sua vita tra una storia e l’altra, tra una sbronza e l’altra. La sua unica vera passione è la scultura del legno, grazie alla quale conosce Ned, un falegname. Ned è dolce e simpatico ma non bello, non i soliti ragazzi con cui Kassandra è solita intrattenersi, e s’innamora di lei che però lo respinge con forza perché non vuole legami, perché è una “cattiva ragazza”, perché Ned non è il “suo tipo”. Ma anche la corazza più dura può incrinarsi di fronte all’amore, quello vero e implacabile, quello che per esistere non ha bisogno nemmeno di essere ricambiato. L’amore però, a volte, percorre strade difficili e dolorose fino a diventare pazzo e sconsiderato, e non può essere spiegato, forse solo accettato.
Andrew non ha nessuno, nessun parente stretto, nessun familiare che tenga a lui. Andrew è solo perché allontana chiunque, perché chiunque è meglio di lui e nessuno deve scoprirlo. Da anni indossa maschere perché non ha un volto, perché non ha un nome. Suo padre è assente e la sua identità è smarrita e frammentata in mille rivoli, come quei corsi d’acqua che sembrano destinati a non arrivare mai al mare. Finché un giorno non decide di mollare tutto e intraprendere un viaggio da una costa all’altra degli Stati Uniti. Un viaggio senza meta a bordo della sua automobile, tra stazioni di servizio, motel, silenziose cittadine della provincia americana e strani incontri; ma un viaggio è un viaggio non perché abbia una meta, ma solo un altro miglio d’asfalto da percorrere. E in questo viaggio fisico sulla ragnatela infinita delle statali americane, Andrew viaggerà soprattutto dentro se stesso, scoprendo, oltre il rumore della sua mente e il dolore di un’identità frammentata, che forse nessuno è solo ciò che ha imparato a essere.